Moderno e amico dell’ambiente, uno stadio con passeggiata in quota, negozi e una grande piazza. I giornali locali hanno descritto così il nuovo stadio del Pisa progettato dagli emiliani Iotti+Pavarani che, 13 anni dopo il loro debutto con l’aggiudicazione del nuovo stadio del Siena (rimasto però sulla carta), sono stati premiati dalla società AC Pisa.
Se per il Siena Iotti+Pavarani avevano vinto insieme a Davide Marazzi un concorso aperto in due fasi, per il Pisa è stata indetta una gara ad inviti, promossa da IRE Innovation Real Estate per conto della società AC Pisa, che ha visto la partecipazione degli studi AMDL Michele De Lucchi, Archea, Gensler, Iotti+Pavarani Architetti, Marazzi, Obr, Populous. Sette idee che nelle scorse settimane sono state presentate al pubblico e che hanno acceso i fari sull’opportunità di cambiare volto ad un quartiere residenziale che oggi soffre per la presenza dell’impianto sportivo. “Da elemento disturbante a opportunità di riqualificazione”. Paolo Iotti spiega così la loro idea, attenta a risolvere il tema legato alla gestione dei flussi, “portando la viabilità legata allo stadio in quota, e liberando le infrastrutture urbane”.
L’impianto sportivo, pensato quale organismo innovativo e capace di garantire i più elevati standard funzionali e di sicurezza, è dimensionato su una capienza di 18.000 posti a sedere tutti al coperto, separati in quattro settori, con il mantenimento e la riqualificazione della tribuna principale esistente, e la realizzazione ex novo della tribuna est e della curva nord e sud. Investimento previsto: 30 milioni di euro.
Il nuovo stadio sorgerà quindi sul sedime dello stadio esistente, a soli duecento metri da Piazza dei Miracoli. La nuova Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani, secondo lo schema di Iotti+Pavarani potrà generare un sistema fortemente interconnesso col luogo, raccogliendo tutte le potenzialità e ridefinendo nuovi modi di fruizione del quartiere e della città intera.
Il progetto definisce un nuovo paesaggio in forte sinergia col contesto. “Non è un oggetto di design – spiegano gli architetti - né un contenitore generico, introverso e autoreferenziale, ma uno spazio collettivo multifunzionale e aperto a più livelli di fruizione, una nuova piazza contemporanea della città”.
L’intero impianto prevede uno spazio pedonale in quota ad anello che costituisce l’ambito di ingresso alle tribune e alle curve. Gli spazi sottostanti sono destinati ad ospitare i servizi dello stadio, nuovi spazi commerciali e ricreativi, nonché un parcheggio per 400 posti auto.
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