Anche i privati scelgono la piattaforma Concorrimi: al via una competizione per trovare la migliore soluzione per la Stone City, l’headquarter dell’azienda Granulati Zandobbio che produce oggetti d’arredamento in marmo e pietra per interni ed esterni, nel comune di Bolgare (Bg). Procedura aperta e in un’unica fase. C’è tempo fino al 30 giugno per presentare le proposte progettuali per il nuovo edificio polifunzionale, destinato a ospitare gli uffici e ad accogliere eventi. Il montepremi complessivo ammonta a 23.500 euro, di cui 12mila andranno al vincitore, 7.000 al secondo classificato, e 4.500 al terzo. Potranno inoltre essere assegnate a discrezione della giuria delle menzioni speciali a titolo gratuito.
Concluso il concorso, l'azienda Granulati Zandobbio deciderà se avviare le successive fasi di fattibilità tecnica ed economica del progetto vincitore. Nel caso di un esito positivo, al primo classificato verrà affidato l'incarico per la redazione della proposta definitiva, esecutiva e per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.
“Siamo compiaciuti del fatto che un'impresa privata si sia rivolta a noi per la realizzazione di un headquarter con un investimento di 2,5 milioni, privilegiando la strada della gara aperta per ricevere soluzioni di alto livello qualitativo, volte a costruire un nuovo landmark" commenta Valeria Bottelli, presidente Ordine Architetti PPC della provincia di Milano, promotore della piattaforma Concorrimi.
Sono ormai una ventina i bandi conclusi con successo, oltre seimila i partecipanti, di cui circa il 10% dall'estero, e ad oggi nessun ricorso. "I traguardi raggiunti consolidano il ruolo della piattaforma come strumento di rilancio dei concorsi di architettura in Italia - continua Bottelli -. In soli 3 anni Concorrimi è già stata richiesta da stazioni appaltanti di grandi e medie dimensioni, sia a livello locale che centrale, per gare di progettazione e di idee a scale differenziate, dai quartieri della città ai singoli edifici come scuole o conventi, fino alle piazze". Tra i tanti andati a buon fine, rimangono alcune ombre sul concorso indetto dal Miur per una cinquantina di nuove scuole (ancora senza commissione) e sul mancato esito del concorso per il Blueprint di Genova, senza tuttavia responsabilità dirette da attribuire alla piattaforma digitale.
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