Giuseppe Gurrieri e Valentina Giampiccolo, classe 1977, hanno vinto la terza edizione del Premio RI.U.SO, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con la “CASA DCS - Progetto di recupero e riuso edilizio - Nuove forme dell'abitare” realizzata a Ragusa.
La graduatoria è stata annunciata al Saie di Bologna. Secondo e terzo classificato, per la stessa sezione, sono stati rispettivamente il Tecnopolo per la ricerca industriale. Riqualificazione del capannone 19 dell'area ex ‘Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia progettato da Andrea Oliva e la rigenerazione del parcheggio multipiano a San Salvo a Chieti di Michele Manigrasso dello studio Ops!
Il progetto vincitore. L'edificio di Gurrieri e Giampiccolo si trova in un quartiere del centro storico di Ragusa che si è urbanizzato nel 1800 dove il tessuto ortogonale si assembla adattandosi al tracciato viario longitudinale per parallele che seguono il declivio del terreno: ne risulta un impianto urbano composto a fasce dove le abitazioni si affacciano su diverse quote stradali. Oggetto dell'intervento è un unico corpo di fabbrica che nel tempo è stato più volte rimaneggiato e che oggi è un incastro di proprietà.
Grazie allo svuotamento di una porzione dell'edificio gli architetti hanno riorganizzato gli spazi inducendo la committenza a riflettere sulla sottrazione come modalità e strategia di trasformazione e riuso dell'esistente. "Tale strategia - spiegano i progettisti - che presume la rinuncia consapevole ad una quota di volume preesistente ha garantito benefici rilevanti permettendo la creazione di una corte interna e una migliore circolazione e fruizione degli spazi abitativi". L'abitazione si rinchiude in se stessa isolandosi dal vicinato e garantendo un adeguato regime di privacy. La corte, grazie alla ventilazione naturale, funge da camino e permette il miglioramento delle prestazioni energetiche dell'intera abitazione.
Mentre l'involucro esterno è stato inalterato, all'interno della corte ci sono passerelle in grigliato metallico con ringhiere da recupero che sottolineano per netto contrasto il peso della muratura. Particolare attenzione è stata rivolta al recupero dei materiali esistenti, rimossi, catalogati e assemblati in chiave moderna come le porte interne o le mattonelle in cemento stampato.
Per RIUSO_03, Premio per la rigenerazione sostenibile della città, sono pervenute oltre 300 proposte, tra realizzazioni, progetti di concorso e tesi di laurea. Oltre alla comunità degli architetti che, come nelle precedenti edizioni, ha risposto con grande interesse, hanno partecipato alla competizione un numero significativo di neo-laureati e di associazioni.
La tipologia dei progetti presentati riguarda sia piccoli, ma significativi, interventi urbani, sia il recupero di grandi aree dismesse; proposte visionarie e specifici interventi di miglioramento energetico e statico degli edifici; recupero di cave e ambienti naturali e riqualificazione di grandi infrastrutture urbane; nuove forme dell’abitare e riuso temporaneo con la partecipazione dei cittadini.
La commissione giudicatrice del Premio - che è patrocinato da Ance, Legambiente e Anci - è stata presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani e composta da Alessandro Marata, presidente del dipartimento Ambiente e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti; Danilo Vespier, Rpbw Renzo Piano Building Workshop; Tommaso Dal Bosco, Anci; Edoardo Zanchini, Legambiente; Nicola Leonardi, The Plan.
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