Nella due giorni dedicata all’inaugurazione del Parco Archeologico di Santa Maria di Siponto, un posto speciale è stato dedicato al talk con esperti del settore e critici d’arte. Un’occasione per dialogare sui temi dell’incontro tra il contemporaneo e il passato con chi di arte e architettura se ne intende, prendendo spunto dal progetto coraggioso e innovativo realizzato nel Gargano dal Segretariato Regionale MiBACT e dalla Soprintendenza Archeologia della Puglia.
"Nell’opera di Tresoldi si saldano insieme arte e architettura, l’installazione appare e scompare, conferendo all’intervento capacità comunicativa e di attrazione. Un’energia che rigenera lo spazio" ha commentato Roberto Bosi, architetto, direttore di ProViaggi Architettura e responsabile del Laboratorio della rivista Casabella. Anna Mattirolo, direttore del Mibact, che da quasi 30 anni lavora sul contemporaneo, ha parlato di "una scommessa complicata e rischiosa, ma vincente. Un’operazione che ha fatto un passo in avanti rispetto ad altre esperienze simili, perché ha dato nuova vita ad un edificio antico, mantenendo l’equilibrio tra istanze filologiche ed esigenze innovative".
Il valore aggiunto del progetto di Siponto è stato messo in evidenza anche da Margherita Guccione, direttore del Maxxi Architettura: “è un gesto artistico che trova una metafora aperta, lasciando spazio all’immaginazione del visitatore e alla sua interpretazione dell’opera. Uno strumento di conoscenza che può aprire nuove strade di ricerca per l’architettura e creare meccanismi di interattività”.
Questo intervento rappresenta una felice sintesi di creatività artistica e riqualificazione architettonica ottenuta attraverso la restituzione site specific dei volumi della Basilica paleocristiana. "E' un'installazione efficace e interessente per almeno due motivi - ha aggiunto l'architetto Guccione - perchè riesce a superare quella barriera di incomunicabilità che spesso relega la comprensione dei resti archeologici a un pubblico specialista e perchè attraverso un progetto contemporaneo mette in scena le potenzialità di valorizzazione del patrimonio storico che nascono appunto dal confronto diretto tra storia e contemporaneità"
Le tre parole "ricerca, arte, futuro" sono state, invece, al centro delle riflessioni di Roberto Zancan, critico, collaboratore di Gli Stati Generali e già vicedirettore di Domus. "Ricerca perché quello che ho visto è un’avanguardia e il compimento di una lunghissima tradizione di ricostruzione storico critica che l’Italia ha insegnato in tutto il mondo; arte, perché qui a Siponto siamo di fronte ad un artista di talento; futuro, perché c’è bisogno di un progetto di paesaggio per valorizzare ulteriormente il sito del parco archeologico".
Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, ha partecipato al talk che ha visto presenti anche il committente Luigi La Rocca, l'artista Edordo Tresoldi e il progettista e direttore lavori Franceso Longobardi. Patruno, con un passato recente all'Agenzia del Demanio ha individuato nel progetto di riqualificazione di Manfredonia "un’iniziativa d’avanguardia che ha una forte valenza anche per il marketing territoriale, dove la storia, la cultura e l’archeologia rappresentano la vera strada del rilancio e dello sviluppo del territorio. La cultura – ha sottolineato – rappresenta uno strumento di nuova economia, un’economia virtuosa che valorizza le eccellenze e consente di attrarre nuovi investimenti".
Per approfondire gli argomenti trattati leggi il booklet realizzato per l'evento.
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