Il centro di ricerca e comunicazione del gruppo Benetton ha vinto il premio IK 2016 promosso ogni anno dalla Tate Britain. Fabrica, impegnata dal 1994 sui temi del design, della grafica, della fotografia, dei video e del giornalismo, si è aggiudicata il riconoscimento della Tate che in partnership con Microsoft celebra il talento creativo nel mondo dell’industria digitale.
Il premio è stato vinto grazie al lavoro di tre giovanissimi: Angelo Semeraro, Coralie Gourguechon e Monica Lanaro. Dopo studi di computer science all’Università di Bologna e alla Universidad Complutense di Madrid, Angelo in Fabrica ha creato progetti che includono installazioni interattive e applicazioni “mobile”, sperimentando la percezione di suoni e spazi e il confine tra fisica e digitale. Designer francese interessata a rappresentare la tecnologia che decostruisce e semplifica, Coralie lavora a Fabrica come interaction designer. Con alle spalle anni di studi di Economia dell’Arte all’Università Cà Foscari di Venezia e all’Université de la Bretagne Occidentale a Quimper in Francia, Monica attualmente lavora come project manager a Fabrica.
Il progetto “Recognition” sarà sviluppato nei prossimi mesi e a fine estate sarà rivelato online e alla Tate Britain. Si tratta di un progetto di computer vision e intelligenza artificiale che svelerà le relazioni nascoste tra le rappresentazioni visive del mondo, nel passato e nel presente, all’interno delle opere d’arte della collezione Tate e dell’archivio del fotogiornalismo contemporaneo. La tecnologia digitale creata dal team di Fabrica punta a mettere a confronto composizione, stile e soggetto, producendo online un flusso di immagini curate dall’algoritmo “vivo e pensante” come dicono i ragazzi di Fabrica. Nella galleria i visitatori potranno immergersi in un’installazione per esplorare questa collezione virtuale unica. “Recognition – spiegano da Fabbrica - stimolerà il pubblico a guardare con occhi nuovi l’arte del passato attraverso la lente del mondo di oggi”.
Ai vincitori va un premio di 15mila sterline più altre 90mila per realizzare la propria idea. Il team di Fabrica si è distinto quindi, attraverso una competizione che ha visto coinvolti creativi digitali, ricercatori, sviluppatori di software, artisti e designer, nel proporre un progetto che, usando l’intelligenza artificiale, esplori, indaghi o ‘comprenda’ in modo nuovo l’arte britannica della collezione Tate.
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