Roma, per Tiburtina, farà tesoro del modello Porta Romana a Milano. FS fa sapere che l’area a ridosso della stazione dell’Alta Velocità Roma Tiburtina, connettendosi a quello che da decenni deve diventare lo Sdo (il sistema direzionale orientale) e poi a Tuscolana – dove è in corso una competizione internazionale nell’ambito del programma Reinventing Cities – prenderà come riferimento l’iter in corso per la valorizzazione dell’ex scalo di Porta Romana nel capoluogo milanese.
In questa ultime settimane sono state svelate le prime immagini di un masterplan per la variante dell’area, trasformazione urbana che ha preso le mosse dall’annuncio di qualche anno fa da parte del Gruppo FS Italiane di insediare il suo nuovo quartier generale in un edificio di nuova costruzione proprio nell’area di Tiburtina. Una o due torri per accogliere circa 5mila dipendenti razionalizzando le varie sedi.
L’idea ripresa dal Gruppo FS Italiane nel corso della conferenza stampa per l’Anello Verde lo scorso luglio e condivisa con Roma Capitale è stata recentemente approfondita dal punto di vista urbanistico.
Doveva essere il progetto di un headquarter ed è diventata una riflessione sul futuro del quartiere, con un sistema di volumi alti più o meno come l’headquarter di BNL (52, 70, 72 e 90 metri di altezza), senza torri. Il Gruppo FS Italiane lavorerà, come accade in tante altre città italiane, con un approccio di ricucitura urbana, optando per uno sviluppo lineare lungo la ferrovia ed evitando simboli disruptive. Grande attenzione al verde più che ai volumi costruiti, prevedendo almeno il 50% di aree verdi. Ancora, focus sull’ambiente, studiando un progetto che resista nel tempo, che sia resiliente, che sia immaginato oggi traguardando i prossimi 5-10 anni. Per l’area di Tiburtina tutti i volumi saranno quindi distribuiti in modo longitudinale all’asse ferroviario, con un sistema di parchi che si connetteranno direttamente con lo Sdo, e con un collegamento diretto verso Piazza Bologna, senza barriere fisiche.
Il progettista come è stato scelto? FS Sistemi Urbani, asset manager del Gruppo FS Italiane, ha selezionato i progettisti tramite una gara rivolta a 10 studi italiani e internazionali. Così è stato affidato l’incarico allo studio Abdr, che è anche lo studio che ha firmato la stazione dell’AV Roma Tiburtina ed è uno dei team della cordata che si è aggiudicata la gara per la nuova sede Istat, poco lontano, a Pietralata.
La stazione AV Roma Tiburtina era stata realizzata con un autofinanziamento di RFI e la remunerazione era stata in parte ripagata ad esempio con l’operazione BNP Paribas RE, e ora con l’avvio dei lavori in un altro lotto adibito a hotel. Bandi di gara per la vendita di aree edificabili, per recuperare l'investimento fatto a monte da RFI. E il business model per la valorizzazione futura delle altre aree del sistema? FS fa sapere che quando si andrà a chiudere la variante urbanistica con il Comune, le aree saranno messe sul mercato. «Si procederà per lotti vista la dimensione dell’area: i privati potranno investire e RFI, società del Gruppo FS, rientrerà degli investimenti in opere pubbliche già realizzate (nuova stazione, viabilità e spazi pubblici), o farà cassa per altri investimenti in infrastrutture».
FS a Milano ha chiuso un accordo con il Comune per la valorizzazione degli ex scali con un preciso modello. Nella Capitale, per l’area di Tiburtina, FS Sistemi Urbani lavora insieme a Roma Capitale per definire il masterplan urbanistico, a seguire potrà mettere in vetrina l’area già pronta per lo sviluppo, con un quadro urbanistico ben definito.
Da FS fanno sapere però che diversamente da quanto fatto a Milano a Roma si sta già lavorando mettendo a sistema dati urbanistici e disegno volumetrico: quando si venderanno le aree saranno i privati in autonomia a definire i dettagli. Nel capoluogo lombardo, dicono sempre da FS, i concorsi sono previsti dall’Accordo di programma per il masterplan, ma gli esiti non sono vincolanti per i promotori: «saranno indicativi e non esecutivi. A Roma si cerca di strutturare fin da ora un masterplan gradito alla città, e poi i dettagli spetteranno a chi farà sviluppo». FS apre ai privati e fa sapere che, per consentire la negoziazione, non si può ingessare un progetto: «la progettazione esecutiva dovrà restare nelle mani degli sviluppatori». Per FS rimane importante, quando si metterà sul mercato un’area, chiarire a priori obblighi e oneri per chi acquista.
Al momento quindi, per i progettisti, la strada per partecipare al disegno di questo pezzo di città sarà quella di passare attraverso gli operatori economici.
In copertina l'area della Stazione Tiburtina, Luigi Filetici Images
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; masterplanning; spazi pubblici