I dettagli dello studio dell’azienda leader in Europa per il fit-out degli ambienti del direzionale

Tornare in ufficio, ma come? Per Tétris la soluzione sta negli “spazi pivot”

di Chiara Brivio | pubblicato: 08/08/2020
«Siamo diventati esperti di conference call, ma per le idee spontanee che scaturiscono da essi, nessuna tecnologia potrà mai sostituire gli incontri di persona»
Philippe Sourdois
Tornare in ufficio, ma come? Per Tétris la soluzione sta negli “spazi pivot”
«Siamo diventati esperti di conference call, ma per le idee spontanee che scaturiscono da essi, nessuna tecnologia potrà mai sostituire gli incontri di persona»
Philippe Sourdois

In autunno, crisi sanitaria e stato di emergenza permettendo, è probabile che si assisterà ad una riduzione dello smart working a favore in un ritorno in ufficio dei dipendenti delle varie aziende. Per questo sarà necessario ripensare, riprogettare e ridisegnare gli spazi dedicati ai luoghi di lavoro, alla loro disposizione e, soprattutto, alla sicurezza delle persone. Vari sono gli studi e le ricerche finora pubblicati sul tema, dal White Paper di Designtech che contiene proprio un capitolo su questo, alle riflessioni pubblicate da Vitra, tra i leader mondiali in termini di ricerca e produzione di design.

A questi si va ad aggiungere il recente Designing and Delivering Tomorrow’s Workplace, documento curato da Tétris a livello globale, per supportare le imprese nel (re)immaginare i loro spazi di lavoro tenendo come punti fermi la sicurezza, il benessere e la produttività degli utilizzatori. Tétris, oggi parte del gruppo di consulenza immobiliare JLL, è tra le più importanti aziende in Europa specializzata nel fit-out di uffici progettati in modalità Design & Build.

La ricerca si basa sul presupposto che lo smart working e le numerose conference call che per molti sono diventati la normalità lavorativa durante il lockdown, nel lungo termine non potranno comunque sostituire l’interazione umana, lo scambio di idee e la costruzione di un sentimento di team building. «Siamo diventati esperti di conference call» ha affermato Philippe Sourdois, Managing Director di Tétris Italia, «ma, per le idee spontanee che scaturiscono da essi, nessuna tecnologia potrà mai sostituire gli incontri di persona». Ed è proprio a questa necessità che vuole rispondere la ricerca del gruppo, proponendo una nuova concezione degli spazi pivot, la quale, si legge in una nota dell’azienda, «permette la tutela della salute e della sicurezza in un’ottica volta a salvaguardare il senso di comunità e di connessione tra i colleghi supportando l’interazione con i clienti». Diverse le aree sulle quali questo concept potrà avere un impatto:

Sicurezza. I pivot, grazie al loro essere flessibili, contribuiranno ad una migliore disposizione degli spazi, permettendo di mantenere la distanza di sicurezza e, allo stesso tempo, di ri-funzionalizzare gli ambienti a seconda delle diverse necessità. Sempre in un’ottica di sicurezza e di benessere (tema molto caro anche ad altri operatori del real estate, come Covivio), nello studio si fa riferimento all’utilizzo di materiali facilmente pulibili, quali la pietra ricostruita e i pannelli di fibra a media densità (MDF). 

Comunità. Gli spazi pivot ai quali si fa riferimento – half-moon space, huddle space, focus area e break area –, potranno essere impiegati anche come novelle sale riunioni. Gli open space, invece, dovranno essere de-densificati e possibilmente prenotati tramite app, una soluzione che anche AON ha già implementato per la sua nuova sede di Milano. Preferenza per soluzioni d’arredo modulari e regolabili, come standing desk, che possono essere facilmente riposizionate, e per differenti varietà di pod monoposto. Il tutto sempre in un’ottica di mantenere le distanze e di generare simultaneamente una sensazione di benessere e di comunità tra i colleghi.

Clienti. Per le riunioni con i clienti, contrariamente alla comune concezione delle sale riunioni come anonime o spoglie, Tétris consiglia di personalizzare gli spazi pivot, anche qui per generare una sensazione di comfort e benessere. Oppure di utilizzare altri ambienti, come le board room o le sale lettura.

Tecnologia. Saranno sempre di più le soluzioni tecnologiche che dovranno essere integrate negli spazi – da potenti connessioni wireless a varie postazioni di ricarica per i dispositivi elettronici – perché, spiega Sourdois, «come abbiamo imparato durante il lavoro a distanza, non è necessario che le attività lavorative siano svolte in un’area fissa per un periodo definito di otto ore». Via libera quindi anche ad app per prenotare le postazioni di lavoro, integrazione della domotica, tecnologie touchless per ordinare il pranzo. 

Infine, nella concezione di Tétris gli spazi pivot non dovranno essere solo funzionali alla ripresa delle normali attività lavorative degli uffici, ma anche a valorizzare la cultura aziendale e il senso di appartenenza ad un brand, permettendo di mantenere un ambiente collaborativo e funzionale in totale sicurezza.

Immagine di copertina ©Toa Heftiba

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Tag: uffici
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